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Tradizione Coreana

Ogni Paese ha un diverso cerimoniale perché esalta della bevanda una differente proprietà: la Cina enfatizza l’aroma, il Giappone il colore, la Corea il sapore.

La cerimonia del tè in Corea è chiamata Tado che significa letteralmente “Via del tè”. Essa esprime il mondo fisico e spirituale che fa della cerimonia del tè il punto focale di una visione particolare del mondo, una filosofia di vita che vuole che lo stato assoluto della “Via” possa essere raggiunto attraverso quello che viene definito “lo stile di vita del tè”.

Antichi testi coreani mostrano che una “Via del tè” coreana esisteva fin dal tempo degli antichi, si dice infatti che il tè sia di grande aiuto nel rinforzare il corpo e che berlo sia un'abitudine importante per una vita sana.

La concentrazione, le complicate regole per la preparazione, il bere, il servire il tè e il ritmo lento e cadenzato che deve seguire la cerimonia, forniscono l'ambiente adatto per raggiungere l'illuminazione spirituale sulle realtà del mondo.

La cerimonia si apre con una prima tazza di tè (per assaporare l’aroma) poi vengono offerti dei dolci, che generalmente sono fatti di sesamo, castagne e miele, ovvero non troppo dolci. Successivamente vengono versate altre due tazze.

L’ultima goccia di tè è la più saporita,ed è culturalmente importante. Essa va servita all’ospite, e prende il nome di goccia di giada.

Questa cerimonia non viene effettuata per conoscere meglio il tè, ma in un certo senso per approfondire la propria conoscenza della vita. Naturalmente si deve essere nella condizione spirituale adatta: è una cosa del tutto diversa dalle nostre riunioni fra amiche in cui, sorbendo il tè, si chiacchiera del più e del meno, per lo più di cose banali.

 

Il tè è un’opera d’arte, e solo la mano di un maestro può renderne manifeste le qualità più nobili.
(Okakura Kakuzō)